San Bartolomeo al Mare

Il comune di San Bartolomeo al Mare, una volta denominato San Bartolomeo del Cervo, è il secondo paese per numero di residenti dell’intero Golfo Dianese (3.100 abitanti) e si sviluppa principalmente sulla costa confinando ad ovest con il comune di Diano Marina e a est con quello Cervo lungo l’argine destro del torrente Steria.

Insieme ad altre quattro città del comprensorio è parte attiva dell’Unione dei Comuni del Golfodianese e dei suoi Borghi e ne ospita la sede principale.

Pur non avendo molte fortificazioni e una tradizione medioevale non paragonabile a quella di altri comuni, San Bartolomeo al Mare ha una lunga storia che affonda le sue origini in epoca romana.

immagine della passeggiata a mare

La passeggiata a mare di San Bartolomeo al Mare

E’ una cittadina a vocazione principalmente turistica con una lunghissima e frequentata passeggiata a mare che permette l’accesso alle spiagge sia libere che attrezzate.

Durante la stagione estiva, grazie alla presenza di seconde case, di alberghi e di altre strutture ricettive vede aumentare notevolmente il numero dei villeggianti che occupano anche le residenze nelle tante borgate e località dell’entroterra in particolare nelle due frazioni di Pairola e Chiappa.

La storia di San Bartolomeo al Mare e del territorio

San Bartolomeo al Mare ha origini molto antiche pur non avendo una storia articolata come quella, per esempio, di Cervo, Diano Marina e Diano Castello.

Sono stati trovati resti di strutture risalenti all’età del bronzo sovrapposti a quelli dell’epoca romana quando il territorio era parte del Lucus Bormani e della sua mansia considerata punto strategico e di passaggio lungo la Via Julia Augusta.

Si è sviluppato essenzialmente partendo da due nuclei fondamentali: quello della Rovere più vicino alla costa e quello di San Bartolomeo (dal quale deriva il nome) spostato verso levante e in direzione dell’entroterra.

Passato successivamente sotto il dominio del Marchesato dei Clavesana e di altre Repubbliche, di potentati e Imperi, San Bartolomeo al Mare ha acquistato la propria indipendenza comunale nel 1925 quando si è staccata dal comune di Diano Marina dando vita al proprio territorio autonomo conosciuto prima come San Bartolomeo del Cervo e solo nel 1968 con la denominazione definitiva attuale.

immagine del Cippo stradale della Via Julia Augusta a Chiappa

Cippo stradale della Via Julia Augusta a Chiappa

Proseguendo verso levante e l’entroterra si possono visitare le tante borgate e piccole località nonché le due frazioni. In ognuno di questi luoghi si riscontrano segni storici e artistici del passato in particolare per la presenza di chiese e parrocchiali contenente al proprio interno affreschi e altre opere religiose.

Gli edifici civili e religiosi del territorio di San Bartolomeo al Mare

Uno delle più importanti architetture storiche civili di San Bartolomeo al Mare è quella rappresentata dal Bastione di Santa Maria costruito nel tardo ‘500 a difesa dell’abitato dalle incursioni dei pirati saraceni e barbareschi.

immagine del Bastione di Santa Maria

Bastione di Santa Maria

Invece tra le tante chiese sparse lungo tutto il territorio possiamo ricordare, oltre a quella di Nostra Signora della Rovere, quella di San Bartolomeo di origine medioevale ma ricostruita a fine dell’800 in seguito al terribile terremoto che colpì la zona. Al suo interno si trovano opere in marmo, un polittico risalente al ‘500, strutture lignee e tele.

Altre chiese, parrocchiali e piccole cappelle campestri si trovano anche nelle borgate di Poiolo dove spicca l’oratorio di Sant’Anna; nella frazione di Pairola dove si può visitare la seicentesca Chiesa della Madonna della Neve; nella frazione di Chiappa dove è stata eretta la Chiesa parrocchiale dei Santi Giacomo e Mauro di origine anch’essa del ‘600.

immagine dell'Oratorio di Sant'Anna a Poiolo

Oratorio di Sant’Anna a Poiolo

Il Santuario di Nostra Signora della Rovere

Senza dubbio l’edificio religioso più conosciuto e importante di tutto il comune di San Bartolomeo al Mare è quello del Santuario della Madonna della Rovere.

E’ stato eretto nel ‘300 per rendere onore a una statua lignea mariana ritrovata su un albero di rovere e poi, con il passare dei secoli, sono state aggiunte altre fasi di costruzioni.

La facciata ottocentesca si apre su un sagrato rifatto nel XVI secolo e l’interno, a tre navate, si possono trovare moltissime opere d’arte di svariati artisti di differenti epoche.

immagine del Santuario della Madonna della Rovere

Santuario della Madonna della Rovere

Le manifestazioni della Rovere d’Oro e della Fiera della Candelora

Legate strettamente al Santuario di Nostra Signora della Rovere si svolgono durante l’anno due importanti appuntamenti: la Fiera della Candelora e il concorso della Rovere d’Oro.

La prima è una frequentata Fiera che ricorda la tradizione agricola del territorio e si svolge il 2 e 3 febbraio nella zona circostante il Santuario con una vendita di prodotti agricoli e di artigianato e antiquariato.

La seconda invece è un Concorso di esecuzione strumentale e vocale che si svolge ogni anno nei mesi di luglio e agosto e che culmina, nell’affascinante teatro naturale del sagrato del Santuario, con i concerti dei vincitori.

Sempre sul sagrato si svolge, nel primo weekend di Agosto, anche la tradizionale rassegna di musica jazz denomina Rovere Jazz Festival.